Progetto educativo “Bolla pericoli”

Progetto rivolto ai bambini più grandi, che hanno compiuto 2 anni.

Il Progetto “ Bolla i pericoli” , progetto patrocinato dal Servizio Sanitario Regionale in collaborazione della Associazione Dalla Parte dei Minori 

Il Progetto, sottotitolato “ progetto partecipato di educazione alla sicurezza negli ambienti domestici, per bambini e le loro famiglie”; ha come obiettivo generalefar conoscere ai bambini le principali fonti di rischio in ambiente domestico, i principali comportamenti pericolosi e le norme di comportamento sicure per prevenire gli incidenti domestici.

Comunemente si è abituati a pensare alla casa come un ambiente confortevole ed un luogo sicuro tanto per gli adulti quanto per i bambini. Proprio da tale idea nascono le difficoltà maggiori a percepire i rischi e i pericoli in essa presenti.

I bambini sono caratterizzati da una spiccata curiosità, una minore percezione del rischio ed una limitata abilità a reagire prontamente in situazioni pericolose e per questo sono maggiormente esposti al rischio; inoltre gli ambienti nei quali trascorrono la maggior parte della giornata, non sono stati creati a loro misura. L’età più a rischio è intorno ai 3-4 anni, età nella quale il bimbo ha raggiunto una certa autonomia di movimento, ma non ha strumenti cognitivi tali da permettergli di evitare i pericoli.

Nella dinamica degli incidenti domestici nei bambini sono coinvolti:

  1. fattori di carattere strutturale relativi all’abitazione (impianto elettrico, scale e balconi, fissaggio di mobili alle pareti ecc.) e caratteristiche dei prodotti presenti in casa ( elettrodomestici, farmaci, prodotti chimici per la pulizia, giocattoli, ecc.)
  2. fattori comportamentali:
  • dei bambini
  • dei genitori ( conoscenze, attitudini e comportamenti nei confronti della sicurezza)

La diffusione della cultura della sicurezza in generale e della prevenzione degli incidenti domestici nello specifico passa attraverso l’educazione intesa non solo come puro passaggio di informazioni e\o di conoscenze disseminabili attraverso la didattica, ma, anche e soprattutto, come relazioni entro le quali l’informazione diventa valore , e il valore diventa comportamento da adottare e da diffondere, alla comunità. Da questo punto di vista la scuola è un “terreno privilegiato per qualsiasi attività educativa” e pertanto la promozione di una cultura della sicurezza non può prescindere dall’istruzione scolastica.

Il Progetto si articola in più fasi

  1. Al Nido le insegnanti introdurranno il Progetto ai bambini, con la richiesta di raccontare se mai abbiano fatto “esperienza” del pericolo (es. “una volta mi sono schiacciato le dita nel cassetto”) successivamente ci sarà la proposta di mettere il bollino su tale pericolo individuando i pericoli nella Sezione\Nido ( come da esempio il cassetto)
  2. Due incontri con l’animatrice Silvia Rastelli che attraverso la drammatizzazione con il metodo dei “racconti per sensi interattivi” approfondirà e porrà l’accento sui pericoli nei vari ambienti della casa.
  3. E’ richiesta la collaborazione delle famiglie, che insieme al bambino\a a casa dovrà individuare varie pericolosità della propria abitazione alle quali applicare i bollini consegnati dalle insegnanti, fotografare tutti i pericoli trovati e segnati col bollino e consegnare le fotografie al Nido. 
  4. Incontro e discussione dei risultati e condivisione dell’esperienza, che coinvolgerà genitori dei bambini della sezione partecipante al progetto, insegnanti, professionisti sanitari dell’ Ausl e pedagogista.
  5. Incontro Festa Finale e conclusione dell’anno scolastico che coinvolgerà tutti i bambini genitori della scuola, con lo scopo di condividere l’esperienza e sensibilizzare al problema degli incidenti domestici anche chi non è stato attivamente coinvolto nel progetto.